Incontro con il Vice Ministro del Turismo
Oggi è il giorno in cui cominciamo a portare il Trentino in Uzbekistan!
Il primo incontro è con il vice ministro del turismo.
Il funzionario delegato accompagna una nostra delegazione davanti al Ministero del Turismo e ci fa accomodare in una piccola sala conferenze: gli altri finzionari si presentano dandoci il benvenuto in Uzbekistan.
Il Preside procede con un discorso di ringraziamento e la spiegazione del progetto. Dopo l'introduzione del Preside le nostre compagne Petra e Clara fanno una presentazione generale del Trentino e della scuola accompagnata da un video che mostra le bellezze del nostro territorio.
Abbiamo l'impressione che l'alto garda, per noi terra madre, abbia suscitato il suo proverbiale fascino anche in terra Uzbeka...
Alla fine dell'incontro il ministro si rende dispinibile per ogni cosa. Il Preside gli da in regalo un brozetto del Castello di Arco come ricordo di questo incontro e ci salutiamo con varie foto di rito.
Siamo colpiti dall'accoglienza ma anche un po' delusi perché pensavamo ad un incontro in cui ci avrebbero descritto l'Uzbekistan; nonostante ciò è stato interessante sapere quanto è importante per loro averci qua e quanto tengono al turismo e ai turisti.
Il primo incontro è con il vice ministro del turismo.
Il funzionario delegato accompagna una nostra delegazione davanti al Ministero del Turismo e ci fa accomodare in una piccola sala conferenze: gli altri finzionari si presentano dandoci il benvenuto in Uzbekistan.
Il Preside procede con un discorso di ringraziamento e la spiegazione del progetto. Dopo l'introduzione del Preside le nostre compagne Petra e Clara fanno una presentazione generale del Trentino e della scuola accompagnata da un video che mostra le bellezze del nostro territorio.
Abbiamo l'impressione che l'alto garda, per noi terra madre, abbia suscitato il suo proverbiale fascino anche in terra Uzbeka...
Alla fine dell'incontro il ministro si rende dispinibile per ogni cosa. Il Preside gli da in regalo un brozetto del Castello di Arco come ricordo di questo incontro e ci salutiamo con varie foto di rito.
Siamo colpiti dall'accoglienza ma anche un po' delusi perché pensavamo ad un incontro in cui ci avrebbero descritto l'Uzbekistan; nonostante ciò è stato interessante sapere quanto è importante per loro averci qua e quanto tengono al turismo e ai turisti.
Nicole Morandi (Tashkent, 18/03/2019)
Eccoli, gli studenti di Tashkent
Il secondo step del nostro cammino di ambasciatori ci porta oggi nella scuola: veniamo accolti da un gruppo di ragazzi e ragazze di un'istituto superiore alberghiero, che ci salutano e ci guidano gentilmente. Entriamo in alcune stanze allestite da tavoli con cibi tipici da assaggiare. Usciamo nel cortile, anch'esso allestito con cibi e bevande tipici. Veniamo trascinati dalla musica, da tanta allegria e da un gruppo di studenti intraprendenti in una danza tipica del posto!
Finito il ballo, entriamo in una stanza allestita per il pranzo preparato dagli studenti stessi. Il pranzo è composto da due portate, più un dolce tipico alla zucca. Finito il pranzo due nostri compagni hanno presentato la nostra scuola, la nostra zona e il progetto Uzbekistan.
È sempre più sorprendente vedere la gentilezza e la felicità che trasmettono queste persone. La cosa che ci ha colpito di più è stata proprio l'ospitalità con cui siamo stati accolti.
Finito il ballo, entriamo in una stanza allestita per il pranzo preparato dagli studenti stessi. Il pranzo è composto da due portate, più un dolce tipico alla zucca. Finito il pranzo due nostri compagni hanno presentato la nostra scuola, la nostra zona e il progetto Uzbekistan.
È sempre più sorprendente vedere la gentilezza e la felicità che trasmettono queste persone. La cosa che ci ha colpito di più è stata proprio l'ospitalità con cui siamo stati accolti.
Emma Dallapiccola (Tashkent, 18/03/2019)
Incontri ai piani alti...
Dopo esserci svegliati ed aver fatto una buona colazione ci dirigiamo tramite pullman verso il Municipio di Tashkent dove incontriamo il Sindaco della città. Nel corso dell’incontro quest’ultimo si è detto molto contento e soddisfatto della nostra presenza, spiegando come la Nazione voglia investire maggiormente su turismo culturale e gastronomico. In seguito prendono parola alcuni nostri compagni di classe: Davide, Pietro, Sebastian, Nicole, Debora e Lisa. Essi, con il supporto di una presentazione precedentemente realizzata, presentano il Garda Trentino alle autorità presenti.
Proprio il sindaco, una volta terminata la presentazione degli alunni, resta impressionato da quanto visto, dichiarando il nostro territorio straordinario!
Alle 11 è il turno dell’ambasciata italiana, situata non molto distante dal centro della capitale. Giunti a destinazione ad accoglierci è il dott. Bielli, Vice Ambasciatore italiano, con il quale. grazie ad una lunga chiacchierata, ci siamo immersi nei rapporti economici tra Italia e Uzbekistan e, nella fattispecie, nel ruolo della suddetta struttura sul territorio.
“Fate come se foste a casa vostra, qui è Italia”, inizia così il suo lungo e interessante discorso, che prosegue spiegando come nel corso degli ultimi tre anni, dunque dalla salita al potere del Presidente Shavkat Mirziyoyev, l’Uzbekistan abbia intrapreso una strada verso lo sviluppo, sia economico che sociale, puntando fortemente sul turismo perché questa nazione ha tutte le carte in regola per divenire una delle mete più ambite dai viaggiatori. Secondo il Vice Ambasciatore però mancherebbero forme di intrattenimento per soddisfare una clientela giovanile. Ad oggi infatti i turisti presenti hanno mediamente una fascia d’età alta, e proprio per questo il governo uzbeko lavora per assicurarsi non solo quest’ultimi, bensì anche un pubblico giovane o quanto meno di media età.
Archiviato l’argomento turismo, Bielli ci spiega come le aziende italiane avrebbero grosse possibilità di fare successo in Uzbekistan: innanzitutto il costo della vita è molto basso, la gente vive tranquillamente con 60/70 dollari mensili, e quindi, automaticamente, anche l’azienda farebbe fronte a minori costi. In seguito, l’Uzbekistan, per divenire una grande potenza ha bisogno di diversi beni materiali che vengono proprio dall’Italia.
In chiusura, il nostro interlocutore, ha dichiarato: “Qui il popolo ha una grande mentalità, tra qualche anno saranno protagonisti. Dobbiamo dare loro tempo, hanno tanto potenziale. Senza dubbio però è l’Uzbekistan che deve farsi conoscere al mondo, e non il mondo ad andare alla ricerca dell’Uzbekistan”
Proprio il sindaco, una volta terminata la presentazione degli alunni, resta impressionato da quanto visto, dichiarando il nostro territorio straordinario!
Alle 11 è il turno dell’ambasciata italiana, situata non molto distante dal centro della capitale. Giunti a destinazione ad accoglierci è il dott. Bielli, Vice Ambasciatore italiano, con il quale. grazie ad una lunga chiacchierata, ci siamo immersi nei rapporti economici tra Italia e Uzbekistan e, nella fattispecie, nel ruolo della suddetta struttura sul territorio.
“Fate come se foste a casa vostra, qui è Italia”, inizia così il suo lungo e interessante discorso, che prosegue spiegando come nel corso degli ultimi tre anni, dunque dalla salita al potere del Presidente Shavkat Mirziyoyev, l’Uzbekistan abbia intrapreso una strada verso lo sviluppo, sia economico che sociale, puntando fortemente sul turismo perché questa nazione ha tutte le carte in regola per divenire una delle mete più ambite dai viaggiatori. Secondo il Vice Ambasciatore però mancherebbero forme di intrattenimento per soddisfare una clientela giovanile. Ad oggi infatti i turisti presenti hanno mediamente una fascia d’età alta, e proprio per questo il governo uzbeko lavora per assicurarsi non solo quest’ultimi, bensì anche un pubblico giovane o quanto meno di media età.
Archiviato l’argomento turismo, Bielli ci spiega come le aziende italiane avrebbero grosse possibilità di fare successo in Uzbekistan: innanzitutto il costo della vita è molto basso, la gente vive tranquillamente con 60/70 dollari mensili, e quindi, automaticamente, anche l’azienda farebbe fronte a minori costi. In seguito, l’Uzbekistan, per divenire una grande potenza ha bisogno di diversi beni materiali che vengono proprio dall’Italia.
In chiusura, il nostro interlocutore, ha dichiarato: “Qui il popolo ha una grande mentalità, tra qualche anno saranno protagonisti. Dobbiamo dare loro tempo, hanno tanto potenziale. Senza dubbio però è l’Uzbekistan che deve farsi conoscere al mondo, e non il mondo ad andare alla ricerca dell’Uzbekistan”
Giacomo Polli (Tashkent, 19/03/19)
Gulistan: produzione e società
Dopo aver preparato le valigie ed aver fatto una gustosa colazione, ci mettiamo in viaggio verso Samarcanda. Prima di raggiungere la città, sostiamo a Gulistan, nel distretto del Syr Darya, dove visitiamo una delle industrie tessili più importanti della zona. Entrati, notiamo con gran stupore l’enorme quantità di persone che lavorano all’interno della struttura, circa 500 donne che operano per un totale di 40 ore settimanali con eventuali extra regolarmente retribuiti. In realtà si tratta di donne giovanissime, talvolta sulla soglia dell’adolescenza, e a dirla tutta l’entità del loro salario non ci è stata precisata. La guida, accompagnata dal proprietario dell’industria, ci spiega in seguito come la merce venga fatta solo ed esclusivamente su ordinazione di terzi, assicurandosi così il guadagno sulla produzione senza alcun tipo rischio. Gli ordini arrivano per lo più da aziende straniere che sfruttano il basso costo della manodopera in Uzbekistan, come infatti ci è stato detto dal Vice ambasciatore Bielli nella giornata di ieri: diverse persone riescono a vivere tranquillamente con una cifra complessiva che oscilla tra i 50 e 60 dollari mensili.
Una volta conclusa la visita ci spostiamo in un parco della cittadina pronto a festeggiare l’antico capodanno uzbeko, il Navruz, dove usufruiamo di varie attrattive come ad esempio giostre e tiro al bersaglio.
Dopo esserci sbizzarriti all’interno del parco, riprendiamo il nostro viaggio verso Samarcanda, il cui fascino ci attende!
Una volta conclusa la visita ci spostiamo in un parco della cittadina pronto a festeggiare l’antico capodanno uzbeko, il Navruz, dove usufruiamo di varie attrattive come ad esempio giostre e tiro al bersaglio.
Dopo esserci sbizzarriti all’interno del parco, riprendiamo il nostro viaggio verso Samarcanda, il cui fascino ci attende!
Giacomo Polli (Tashkent, 20/03/19)
Garda Trentino meets Sarmankand
Ci troviamo davanti al Municipio di Samarcanda e veniamo accompagnati in una sala conferenze nella quale ci imbattiamo nel vicesindaco, nonché responsabile delle attività turistiche di Samarcanda. Si presenta a noi dandoci alcune informazioni su Samarcanda, spiegando che l'Italia contribuisce allo sviluppo della Via della Seta. Poi prende parola il Preside che lo ringrazia per averci concesso la visita e spiega che siamo rimasti colpiti dal turismo dell'Uzbekistan. L'altro punto di interesse è la conoscenza del paese. Il Preside spiega che questo progetto è portato avanti da alcuni anni e che ha portato molti studenti a visitare diverse parti del mondo, per poi arrivare a quest'anno con l'Uzbekistan. Questa idea è nata da lui e da altri collaboratori, perché si crede che il rapporto diretto don l'altrove abbia un maggior impatto sugli studenti, dal punto di vista emozionale, culturale e sicuramente è un'opportunità di crescita personale.
Il vice sindaco è molto lieto di accoglierci.
Dopo le belle parole del Preside e del Vicesindaco, tre dei nostri compagni espongono la presentazione sulla scuola e dei progetti di alternanza scuola-lavoro con cui abbiamo avuto a che fare negli anni precedenti, e delle attrattive delle varie cittadine che fanno parte della nostra zona. Un video mostra la bellezza del Garda Trentino e si preparano altre tre compagne che presentano la parte economica e gastronomica altogardesana.
Il vice sindaco si complimenta e ci propone un video molto bello e caratteristico di Samarcanda.
Prima di concludere l'incontro i ragazzi del gruppo di raccolta dati fanno delle domande sulla situazione economica dell'Uzbekistan a cui l'assessore al turismo risponde in modo molto disponibile, e alla fine dell'incontro il nostro dirigente e il vicesindaco si scambiano souvenir dei territori rispettivi; ci viene consegnato in omaggio del materiale informativo sulla città di cui siamo momentaneamente ospiti.
Samarcanda secondo noi, è stata di gran lunga l'esperienza più soddisfacente dal punto di vista istituzionale, in quanto il tutto si è svolto in modo professionale ma anche in un clima rilassato che ci ha dato l'opportunità di esprimere al meglio il nostro territorio.
Il vice sindaco è molto lieto di accoglierci.
Dopo le belle parole del Preside e del Vicesindaco, tre dei nostri compagni espongono la presentazione sulla scuola e dei progetti di alternanza scuola-lavoro con cui abbiamo avuto a che fare negli anni precedenti, e delle attrattive delle varie cittadine che fanno parte della nostra zona. Un video mostra la bellezza del Garda Trentino e si preparano altre tre compagne che presentano la parte economica e gastronomica altogardesana.
Il vice sindaco si complimenta e ci propone un video molto bello e caratteristico di Samarcanda.
Prima di concludere l'incontro i ragazzi del gruppo di raccolta dati fanno delle domande sulla situazione economica dell'Uzbekistan a cui l'assessore al turismo risponde in modo molto disponibile, e alla fine dell'incontro il nostro dirigente e il vicesindaco si scambiano souvenir dei territori rispettivi; ci viene consegnato in omaggio del materiale informativo sulla città di cui siamo momentaneamente ospiti.
Samarcanda secondo noi, è stata di gran lunga l'esperienza più soddisfacente dal punto di vista istituzionale, in quanto il tutto si è svolto in modo professionale ma anche in un clima rilassato che ci ha dato l'opportunità di esprimere al meglio il nostro territorio.
Nicole Morandi, Emma Dallapiccola (Samarcanda, 23/03/2019)
Silk Road University
Dopo un buon pranzo, ci dirigiamo verso la "Silk Road, International University of Tourism".
Con una accoglienza un po' fredda veniamo accompagnati nell'aula magna dell'Università.
Il Preside dell'Università inizia il discorso elogiando l'Italia e il nostro particolare interesse verso l'Uzbekistan.
Dopo le solite presentazioni del territorio vengono fatte alcune domande ad alcuni nostri compagni per approfondire gli aspetti turistici dell'Alto Garda.
Uno studente ci parla dell'università e a sua volta ci espone una presentazione sulla stessa.
Fanno parte dell'Università 135 studenti e 30 professori molto capaci nelle lingue straniere.
È una scuola che ha molti accordi con altre Università e che in futuro spera di averne molti altri per avere uno sviluppo maggiore.
Siamo rimasti tutti a bocca aperta nel vedere il luogo trascurato e l'Università, almeno da quel poco che abbiamo visto; tuttavia abbiamo goduto della gentilezza con cui si sono posti a noi gli studenti, alcuni dei quali ci hanno anche accompagnato al mercato.
Con una accoglienza un po' fredda veniamo accompagnati nell'aula magna dell'Università.
Il Preside dell'Università inizia il discorso elogiando l'Italia e il nostro particolare interesse verso l'Uzbekistan.
Dopo le solite presentazioni del territorio vengono fatte alcune domande ad alcuni nostri compagni per approfondire gli aspetti turistici dell'Alto Garda.
Uno studente ci parla dell'università e a sua volta ci espone una presentazione sulla stessa.
Fanno parte dell'Università 135 studenti e 30 professori molto capaci nelle lingue straniere.
È una scuola che ha molti accordi con altre Università e che in futuro spera di averne molti altri per avere uno sviluppo maggiore.
Siamo rimasti tutti a bocca aperta nel vedere il luogo trascurato e l'Università, almeno da quel poco che abbiamo visto; tuttavia abbiamo goduto della gentilezza con cui si sono posti a noi gli studenti, alcuni dei quali ci hanno anche accompagnato al mercato.
Emma Dallapiccola, Nicole Morandi (Samarcanda, 24/03/2019)